U16m: la squadra cresce e impara

In quel di Tregnago sconfitta poco dolorosa, aldilà del punteggio. È stata una partita molto difficile da interpretare, con i padroni di casa che avevano in campo giocatori del 2003, qualche 2004, un solo 2005 ed un paio di 2002. Ricordiamo che i ragazzi a disposizione dei coach Francesca Frapporti e Siro Comencini sono tutti 2004/05.
La statura dei giocatori di Tregnago ha reso proibitivo ogni tentativo di confronto alla pari sotto canestro. Però va detto in aggiunta, che era anche una buona squadra con qualche individualità di livello, quindi nulla da eccepire sul largo vantaggio da loro acquisito.
Però la giornata agli occhi dei coach non è da buttare: “Dobbiamo trasformare queste esperienza in memoria storica e rinviare confronti di questo genere a quando saremo alla pari da un punto di vista fisico, per potercela giocare a livello tecnico. Abbiamo tenuto benissimo il primo quarto giocando a vita persa su ogni pallone, tenendo punteggio e campo molto bene. Appena preso un piccolo parziale, però,

nel secondo periodo siamo calati di testa ed abbiamo regalato molti contropiedi e canestri facili sul secondo tiro, proprio a causa del divario in altezza a rimbalzo e ad un timore reverenziale sul quale dobbiamo decisamente lavorare. Bene l’ultimo quarto, dove per scelta abbiamo schierato tutta la linea verde della nostra panca con quintetto di 2005 che non solo hanno recuperato il punteggio ma sono riusciti a rubare qualche pallone con grinta e determinazione.

Difficile commentare una partita di questo tipo, dobbiamo lavorare ancora molto su scaltrezza e tattica nei confronti di avversari con queste caratteristiche, evitando di adattarci ma trovando soluzioni”.
Migliore in campo Giovanni Marconi: si è sacrificato per i compagni e non ha smesso di lottare nemmeno un minuto, ha segnato e fatto segnare. Davvero una grande prestazione in una partita difficile.
Chiudono i coach: “Da oggi si torna al lavoro, su le maniche e non mollare mai”.