Non era facile affrontare Bolzano, che arrivava da 12 sconfitte consecutive, da una sola vittoria in campionato (contro di noi all’andata), ma comunque da un periodo in cui se l’è giocata con tanti. Non era
facile perchè gli spauracchi dell’andata c’erano ancora e avevano molta più pressione le nostre ragazze che le avversarie, per le quali ormai in questo campionato non c’è più niente da perdere. E infatti la squadra di Giardini e Leso ha fatto molta fatica, fin da subito: +5 a fine del primo periodo, +7 all’intervallo lungo (25-18), ma tutto ancora apertissimo e un punteggio molto basso. Nel terzo quarto Bolzano si fa sotto, arriva anche -4, ma non trova la forza per pareggiare. E nel finale, soprattutto grazie ai tiri liberi (26 su 39 stasera per Fu.Sa.), le nostre allungano sul +10 finale: 52-42. Partita brutta, ma va bene cosi! Quello che conta è aver vinto, aver realizzato per la prima volta quest’anno due vittorie di fila e aver raggiunto a 16 in classifica Olimpia Gb. E tanti auguri all’amuleto Brunetto!
Tabellino. Bernini 8, Frapporti, Galvani 6, Bianchi 3, Romanelli 15, Abriotti 10, Girelli, Armani 7, Betteli 3, Lunigiani. Coach Giardini e Leso.
Categoria: Serie C Femminile
Serie C: prima vittoria in trasferta e quintultimo posto
Bravo Christian Leso a gestire benissimo da head coach una partita cosi importante, brave ragazze! E adesso sotto con Bolzano! Buona festa della donna a tutte!!!
Betteli 3, Abriotti 13, Armani 2, Galvani, Girelli. Coach. Christian Leso
Serie C: 2 overtime non bastano… che partita
Questione di episodi. Sono gli episodi a decidere la partita. Un episodio a decidere il primo tempo supplementare. E di fatto l’intero match! Partita bellissima, rocambolesca, con Mirano sempre sopra. A fine primo tempo Fumane S.Ambrogio ricuce uno strappo difficile e arriva a -4, ma sulla sirena, da un tiro velleitario da metà campo, ne scappa un fallo galeotto (che c’era) e permette alle veneziane un perfetto 3 su 3 ai liberi. Si va all’intervallo sotto di 7. La musica non cambia nel secondo tempo, però le nostre escono dal guscio nell’ultimo periodo. Trascinate da una straripante Marta Romanelli, raggiungono e superano le avversarie. Si arriva sul +3 a 16 secondi dalla sirena. Ma sul gong arriva una tripla taglia gambe… la palla rimbalza… girovaga sul ferro… e decide di entrare. Overtime! Peccato! Primo supplementare bello e equilibrato fino agli ultimi 30 secondi. -1 Fu.Sa., due tiri liberi a favore. Marta Romanelli è un cecchino, fa 2 su 2, ma non per l’arbitro che ne annulla uno per invasione di linea. Decisione millimetrica. Giusta? Probabilmente sì, visto che lui era in linea. Pignola? Altrettanto! E’ di nuovo parità. Altro overtime. Ma qui è bravo Mirano. Dopo aver visto la vittoria sfiorare per due volte di fila ed entrambe per sfortuna, le nostre hanno un crollo nervoso. I tiri a canestro arrivano. E arrivano facili da una parte e dall’altra, ma Mirano li segna, Fu.Sa. non più. Il secondo overtime è un lento declino: finisce 73-62 per le veneziane. Peccato! Ma guardiamo avanti con fiducia: anche oggi la squadra era senza play di ruolo e con Armani squalificata. A Piove di Sacco rientrerà lei e dalla settimana successiva recupereremo capitan Bazzoni dall’infortunio e Silvia Fasoli dall’Erasmus, per poter giocarci il gran finale di un campionato davvero appassionante! Bravi comunque a coach Christian Leso e Alessandra Giardini perchè hanno saputo costruire davvero una bella squadra!
Tabellino.Abriotti 5, Bernini 12, Betteli 12, Bianchi 3, Frapporti, Galvani 4, Girelli 3, Lunigiani, Romanelli 23. Coach: Leso e Giardini
Serie C: BATTUTA LA CAPOLISTA
sontuosa, sempre davanti e con un piccolo sbandamento nel terzo periodo. Se
c’era una squadra che meritava di vincere era la nostra, difesa attenta e
attacco fatto con tantissimi schemi e bel gioco. Ha deluso invece la Virtus
Venezia, prima della classe fino a ieri: solo contropiedi, spesso anche troppo
forzati, e una difesa altalenante: troppo molle, soprattutto nell’uno contro
uno quando non pressava, troppo aggressiva e fallosa (anche se gli arbitri
questo non l’hanno riscontrato) quando decideva di pressare. E con una difesa
cosi e arbitri che non fischiano, qualcuno può farsi male! Ne ha la peggio
coach Alessandra Giardini, costretta a giocare nel finale per le defezioni di
Bazzoni, Bianchi e (durante il match) di Armani e uscita per la frattura del
malleolo dopo appena un minuto dal suo ingresso.
allenamento giovedi e subito in campo domenica. Si vede che le manca il ritmo
del match, ma nel finale anche lei mette punti pesanti (7 in totale).
Serie C e 6 vittorie! Con lui a S.Ambrogio è caduta anche la capolista!
vede che avrà un bel futuro. Manca ancora di carisma e di esperienza e in
alcuni momenti preferisce nascondersi che prendere una decisione forte, però la
stoffa c’è e se fosse affiancato da un arbitro vero, crescerebbe davvero bene!
squadra: canti e trombette che hanno animato davvero tanto gli spalti. Sembrava
di essere tornati ai tempi dei tamburi o delle cornamuse in palestra a
S.Ambrogio. Magari tutte le palestre fossero cosi vivaci e rumorose: non c’è
sport senza pubblico! Purtroppo i tifosi di casa sono caduti nel tranello anche
loro e dopo le prime malefatte di uno dei due arbitri non ci hanno più visto e
l’hanno fischiato e non solo per gran parte del match. Ci si poteva certamente regolare di più, ma un atteggiamento del
genere dell’arbitro avrebbe innervosito anche un santo. Un complimenti per non
aver mai insultato le giocatrici in campo, nonostante le ospiti abbiano tentato
più volte di provocare i tifosi (forse credendo che le critiche che arrivavano
fossero per loro e non per il fischietto di gara). Proprio all’opposto di
quanto accaduto coi tifosi avversari a Venezia!
sotto vincono. Nonostante delle bellissime e pesantissime vittorie, siamo
sempre terzultimi! Ma adesso arrivano gli scontri diretti… da non fallire!
Federica Perazzoli, una settimana fa il grave guaio muscolare di capitan Elena
Bazzoni, oggi la rottura del malleolo dell’allenatrice/giocatrice Alessandra
Giardini. Insomma, non va proprio dritta!
era intenzionata a ritirare la squadra dal campo. Si è deciso di continuare,
con il senno di poi forse sbagliando: quella decisione avrebbe evitato
ulteriore nervosismo, un infortunio grave, una scenata del nostro
vicepresidente, qualche squalifica che sicuramente arriverà! Conte decide di
essere protagonista della domenica: una serie spropositata di decisioni
assurde, mai viste. E quando Marta Romanelli subisce una gomitata in pancia,
volontaria, in piena area, a gioco fermo e stramazza al suolo e lui vedendola a
terra, le fischia un fallo antisportivo a carico, qualcuno ha anche pensato che
fosse in malafede! Se un arbitro ha la capacità di far imbufalire oltre 50
persone sugli spalti, le giocatrici in campo, il refertista, gira le decisioni e rifila falli
tecnici o antisportivi senza rendersene conto e si ritrova pure una giocatrice
con il gesso per quasi 2 mesi, forse qualche colpa ce l’ha! Il suo collega per
fortuna ha fatto il suo dovere, ma non ha avuto il coraggio (forse per l’età
troppo giovane) per mettergli un freno!
ammissione. Al tavolo non ha saputo controllarsi e al momento della gomitata
vista e sanzionata al contrario (la fatidica goccia…), ha insultato pesantemente
Conte. Aveva ragione, ma ha sbagliato i modi. È rammaricato per l’accaduto e
attraverso il sito della società si scusa con le giocatrici, con la società
ospite e con il pubblico presente per il brutto gesto. Ci sentiamo di
aggiungere che ha sbagliato e che è giusto che ora paghi con una squalifica, ma
è raro vedere comportamenti così. Se si è arrivati a tanto, forse c’è da farsi
un esame di coscienza: perché non si può dare una squalifica anche ad un
arbitro?
2, Armani 10, Bernini 11, Betteli 1, Galvani 4, Giardini, Girelli 3, Lunigiani,
Martini 7, Romanelli 18. Coach. Christian Leso