63-55 per Belvedere Ravina e tutto rimandato a sabato sera ore 20.30 a S.Ambrogio per la decisiva gara-3.
Anche in questa gara-2 però le nostre hanno dimostrato di essere più forti delle trentine: gioco migliore, maggior intensità offensiva, miglior gestione dei palloni. La tattica di Ravina è una sola e alla lunga paga: provocare le nostre, innervosirle e sfruttare i loro errori per vincere. Sin dall’inizio, l’allenatore di casa in accordo con il pubblico, cerca di provocare, soprattutto Marta Romanelli, la migliore delle nostre. Si becca anche un fallo tecnico per questo. Le sue giocatrici in campo non sono da meno e la picchiano abbastanza, ma fa parte del gioco, e va bene cosi. Però il pubblico non fa parte del gioco e non è nemmeno un “belvedere”: piovono anche insulti pesanti sulle nostre. E quando arriva il 5° fallo di Romanelli, le piovono addosso tutti gli improperi possibili: contro di lei (soprattutto dagli amici della numero 6 Gelmetti, che comunque a fine partita si sono scusati) e contro la sua mamma da altri “civili” del pubblico trentino. Per fortuna la mamma di Marta, presente sugli spalti, l’ha buttata sul ridere… Missione compiuta per Ravina: le nostre cadono nelle provocazioni, non reggono il clima infuocato e dopo aver gestito bene i primi due periodi (sempre +5), si fanno raggiungere nel terzo e superare nell’ultimo. A 40 secondi dalla fine siamo -3, con tripla di capitan Bazzoni che esce di un nulla: sarebbe stato il pareggio. Il finale è solo un gioco dalla linea dei liberi. Finisce con un immeritato +8 per Ravina, ma con la consapevolezza di essere più forti e di giocarci a viso aperto gara-3 sabato sera.