Durante l’incontro, l’allenatore Brotto ha mostrato ai bambini alcune diapositive e ha raccontato alcuni aneddoti. Dopodichè i 6 ospiti hanno diviso gli 80 ragazzini in 3 gruppi che a rotazione hanno vissuto tre diversi tipi di esperienze di disabilità: un percorso bendati, guidati solo dalla voce delle persone, proprio come chi è affetto di cecità; un percorso con la sedia a rotelle classica; e infine un percorso con tiro a canestro con la sedia a rotelle specifica della pallacanestro. Tutti hanno provato, si sono stupiti, hanno apprezzato e si sono divertiti.
“I ragazzi del Cus Padova si sono resi disponibili a tornare – prosegue Conati – e ne siamo felici. Volevo complimentarmi soprattutto con Martina Viola, nostra allenatrice Minibasket a S.Ambrogio per l’organizzazione perfetta dell’iniziativa e anche con i genitori, presenti, attivi, disponibili nell’aiutarci prima e durante l’evento. Grazie davvero!”.
Alla fine di tutto, un rinfresco e un arrivederci a presto: “Molti genitori – conclude il vicepresidente – ci hanno ringraziato per aver organizzato questa giornata e molti bambini ci hanno detto che si sono davvero divertiti. Certamente si può riproporre, ma perchè no, il sogno resta quello tra qualche anno di riuscire a creare anche una squadra di basket in carrozzina qui a Valpolicella. Sarebbe davvero bello ed iomportante”.
Basket in carrozzina a S.Ambrogio: una giornata da favola
Bellissima iniziativa a S.Ambrogio per tutti i ragazzini delle scuole elementari dei Centri Minibasket del Fumane S.Ambrogio Basket. Venerdi 17 aprile sono stati ospiti, davanti a un’80ina di bambini ea numerosi genitori, i giocatori del Cus Padova Basket in Carrozzina, tra cui la capitana della squadra e della nazionale italiana femminile, Chiara Coltri, e l’allenatore e medico Davide Brotto.
“Iniziativa splendida – ci racconta il vicepresidente del Basket Fu.Sa., Damiano Conati – per i bambini e per i genitori. Sensibilizzare tutti verso un mondo spesso sconosciuto come quello della disabilità, è davvero importante e farlo attraverso lo sport è ancora più bello! Vedere Chiara a far canestro, ad arrivare alla nazionale, ad essere solare come la si vede, fa capire a tutti che, nonostante abbia la vita legata alla sua carrozzina, può arrivare lontano. Giornate come questa, oltre a far conoscere questo mondo, donano speranza in tutti”.